Cosa ci è piaciuto di più?
Sono pagine tenere e poetiche, cariche di un ritmo emotivo che travolge e che porta a voler conoscere la parte successiva. In queste pagine c'è un mondo reale, vissuto, amaro, forte che si trasferisce al presente con grosso impatto, quasi disarmante.
Quel che troviamo arriva forte e chiaro come una canzone, come un pezzo che non smette di suonare e che continua a mantenere il suo ritmo nella testa e nel cuore.
C’è qualcosa che non abbiamo gradito?
Difficile trovare un difetto a questo libro, uno dei più belli e significativi di questo autore Forse proprio il fatto che potrebbe avere molto più spazio nel panorama letterario italiano e non.
Frase da sottolineare:
" un alveare pieno di lingue … un sanguemisto di parole che venivano da luoghi immaginari, Montevideo, Cartagine, l'Albania, si mischiava all'inglese storpio degli emigranti, allo spagnolo dei tanghi di Carlos Gardel, alla melodiosa inflessione portoghese. Un'Amazzonia misteriosa di suoni e nomi che definivano le tante tonalità.."
Maria Rosaria Vitalone che consiglia la lettura di questo libro, suggerisce di segnare le canzoni che si incontrano tra le pagine, perché si può creare una playlist bellissima da ascoltare sempre.