Si è svolto venerdì 26 settembre 2025 al Caffè del Corso di Giulianova, l'Aperitivo Letterario organizzato dall'Associazione Culturale Quid, patrocinato dal Comune di Giulianova e inserito nel programma nazionale "Città che Legge".
CUORE DI LEGNO di Gian Luigi Piccioli


Perché è più di una semplice "riflessione sull'ambiente". È la storia dell'ultimo giorno di un cedro di ventidue secoli, condannato a morte.
L'insieme di storie racchiuse nella storia principale. La capacità dell'autore di farci sentire i pensieri del cedro e farci immedesimare con l'albero. Le riflessioni che si è costretti a fare e le conseguenti decisioni personali che si devono prendere. Ma si gioisce anche per il temporaneo finale quando il cedro, immobile nei suoi trenta metri d'altezza e venti tonnellate di peso, riprende ad invecchiare senza problemi.
"L'acquazzone era appena passato e, specchiandosi nelle pozzanghere, il cedro si asciugava al sole quando rivide Giulia. Lo guardava dal patio come le persone guardano gli alberi, gaiamente senza vederlo."
Questo consiglio di lettura è di Eunice Lelli, che estende l'invito a seguire con molta attenzione la Galaad Edizioni - casa editrice giuliese - per le sue interessanti pubblicazioni.
Ultimi articoli nel sito
Perché raccoglie quasi quarant’anni di vita raccontati senza filtri di uno dei più grandi pensatori del ventesimo secolo. Perché, come diceva lui stesso, è “l’immediata trascrizione della vita”, scritta di getto. Perché è l’accesso al laboratorio creativo di un genio: capire come nascono le idee, scoprire cosa lo faceva arrabbiare o entusiasmare,...
SVEGLIA, SIR! di Jonathan Ames
Perché è un romanzo capace, allo stesso tempo, di sorprendere, di far sorridere e di far riflettere. Jonathan Ames ha costruito una storia che, pur con toni ironici e leggeri, affronta temi molto profondi come la solitudine, l'autosabotaggio e la ricerca di equilibrio in una vita che spesso sembra sfuggire di mano. È un libro che sa parlare...
DICERIA DELL'UNTORE di Gesualdo Bufalino
Perché è un romanzo che trasforma la malattia e la vicinanza alla morte in un esercizio di lucidità: non un culto del dolore, ma una meditazione luminosa su come si impara a vivere proprio quando si è costretti a fare i conti con la fine. Nel sanatorio sospeso fuori dal tempo, la voce narrante intreccia ironia e pietas, eros e...