Perché lo consigliamo?
Perché il romanzo riesce a fondere con originalità più generi: è un thriller
psicologico con elementi di fantascienza, ambientato in un futuro prossimo dove
la clonazione è realtà e la tecnologia pervade ogni aspetto quotidiano. La
protagonista, Lou, è un clone di sé stessa, ricreata dopo essere stata vittima
di un serial killer - un dispositivo narrativo che apre a riflessioni profonde
sull'identità, la memoria e il corpo. Inoltre, temi come la maternità, la
depressione post-partum e il peso delle aspettative sociali trovano una
rappresentazione sincera e toccante.
Perché è un'opera intelligente e multilivello,
capace di interrogare l'essere umano e il suo rapporto con la tecnologia. La
fusione tra temi attuali, la trama originale e la scrittura efficace la rende
una lettura viva, stimolante e adatta a chi ama i romanzi che restano impressi,
non solo per la storia, ma anche per le riflessioni che suscitano.
Cosa ci è piaciuto di più?
Il ritmo serrato e
scorrevole, che "costringe" il lettore a proseguire la lettura grazie a una
scrittura efficace, ironica e mai banale e alla tensione ben calibrata. E il
finale sorprendente che è un ulteriore motivo per leggerlo: offre una svolta
inattesa che rende l'esperienza di lettura memorabile.
C’è qualcosa che non abbiamo gradito?
Forse la tensione del romanzo non
è "da brivido" ma è coerente e "sottile" e offre una lettura che lascia spazio
alla risonanza emotiva e alle domande interiori.
Frase da sottolineare:
“La tristezza era una
cosa, ma la paura era un'altra. Non potevo farci niente, e non mi mollava.
La paura non aveva
nome, quindi glielo davo io. Paura di calpestare la bambina. Di soffocare la
bambina. Di lasciarla cadere. Di abbandonarla.
La paura non aveva
forma, quindi gliela davo io. Era un lago, e io ero sott'acqua. Era un
pavimento, e io ero sepolta sotto. Era una bocca, e la lingua mi schiacciava.
A nessuno piace
sentir parlare di infelicità. Nemmeno io amo sentir parlare della mia. Dirò
solo un'ultima cosa: ne sono uscita. Ho fatto un passo, poi un altro, poi un
altro.
Dirò un'altra cosa
ancora: voglio vivere."
Questo libro ci viene consigliato da Manuela Costantini. Questo libro è stato pubblicato in giugno 2023 da Bollati Boringhieri nella collana Varianti con la traduzione di Costanza Prinetti.