LO DICIAMO A LIDDY? di Anne Fine

19.01.2025
Perché lo consigliamo?

Perché è una storia diversificata, con tanti personaggi e molti argomenti diretti e indiretti. La lettura di questo romanzo può suscitare molte riflessioni e può portare a cambiare il proprio punto di vista a seconda del personaggio per cui si prova più empatia. Bridie e le sue sorelle Heather, Stella e Liddy, le loro rispettive famiglie, rappresentano un ottimo spaccato di esperienze e sensibilità (o insensibilità) con le quali sicuramente chi legge dovrà e potrà confrontarsi. Il segreto che già sappiamo esiste dal titolo, sarà davvero cosi "segreto"?!


Cosa ci è piaciuto di più?

Mette in evidenza quanto siano importanti per una persona le relazioni, siano esse di amicizia o di famiglia. Di certo devono essere spontanee e non frutto di un mero calcolo. Esistono chiaramente delle dinamiche di gruppo, così come nelle amicizie anche nelle famiglie. È chiaro che si tratta di una questione di negoziazioni continue, di gerarchie che cambiano, di alleanze eterne o temporanee, di fiducia e di omissione. Ogni gruppo funziona in modo diverso: ci sono quelli che si basano sulla sincerità più totale e su rapporti di uguaglianza, altri sono più improntati al supporto reciproco ma con una dinamica particolare tra chi è guida e chi è guidato. 


C'è qualcosa che non abbiamo gradito?

La lucidità dell'analisi che fa Bridie, colei che sempre si prodiga per il resto della famiglia e che cerca di mitigare e smussare le criticità, laddove ci sono. Sembra un controsenso rispetto a questa domanda, ma non lo è. Perché acquisire lucidità nei rapporti, soprattutto dopo un momento difficile, non è cosa che si gradisce.


Frase da sottolineare:

“Si sentiva come se le avessero inculcato delle certezze tipo "il sangue non è acqua" o "la famiglia è il miglior sostegno", e lei ci fosse cascata come un'allocca. Erano tutte balle. A un tratto capiva come mai c'erano famiglie che si dividevano per l'eredità di un vaso, fratelli che abitavano uno di fianco all'altro e non si parlavano per colpa di una battuta infelice su una ex fidanzata, madri e figlie che si perdevano di vista per un commento tagliente sulla maleducazione dei nipotini."
 


Maria Rosaria Vitalone consiglia la lettura di questo libro perchè è, a suo modo, divertente, seppur durante la lettura si passa facilmente dalla risata all'indignazione. Anne Fine, tra le altre cose, ha scritto Madame Doubtfire da cui è stato tratto il film Miss Doubtfire interpretato dal grande Robin Williams.


Ultimi articoli nel sito

Perché questo libro esce dai canoni del romanzo. E', in realtà, un discorso, una telefonata oltre che intercontinentale, fuori emisfero. Questo è un libro che va letto con l'attenzione che si dà all'ascolto di un dialogo; ad un dialogo che diventa (da subito) intenso, forte, duro, e al tempo stesso divertente. Bisogna farsi trascinare dalle parole,...

Perché è un romanzo che ci mette di fronte a una domanda scomoda: quanta parte della nostra vita scegliamo davvero, e quanta invece ci scivola addosso, senza che ne siamo del tutto consapevoli? Jonathan Coe racconta questa storia con uno stile limpido, ingannevolmente semplice, che permette di entrare in profondità senza mai appesantire. È un...

Gaja Cenciarelli è stata con noi a Giulianova il 5 aprile scorso, protagonista di un incontro che ci ha regalato davvero molto e durante il quale abbiamo parlato dei suoi ultimi romanzi: A scuola non si muore (2024) e Domani interrogo (2022). Cenciarelli racconta la scuola in modo sincero, senza edulcorarla; ci porta dentro le aule, nei corridoi,...

Il giovane Holden di Salinger è un romanzo di formazione con uno stile caratterizzato dal linguaggio diretto e confidenziale. A raccontare le vicende e gli stati d’animo è lo stesso protagonista. È considerato un capolavoro della narrativa del Novecento, nonostante la trama sia piuttosto semplice: tratta della vita quotidiana di un giovane, di nome...