Scellerate di Antonella Finucci

La scelta di incontrare Antonella Finucci e di parlare con lei del suo libro Scellerate, edito Radici Edizioni, non è stata un caso.
Cercavamo il libro giusto perchè entrasse in pieno nel tema scelto per il Maggio dei Libri dal Patto per la Lettura di Giulianova "La Città che scorre: il mare, i fiumi, le acque" e non appena abbiamo incontrato le pagine di questo libro, dal titolo bellissimo e dal sottotitolo molto significativo, non ci abbiamo pensato due volte a contattare la casa editrice e l'autrice.

Storie di donne e scintille nei paesaggi d'Abruzzo ruota intorno al territorio della nostra regione e non solo. Va per mare, per terra, sui monti, parla di laghi, di fiumi e li racconta con una tale eleganza e puntualità che ogni pagina è una scoperta e ogni storia rimane impressa.
Nel dialogo con l'autrice le nostre Rita Chiappini e Maria Rosaria Vitalone hanno tracciato un percorso interessante e coinvolgente mettendo in risalto come ogni voce delle donne scelte da Antonella Finucci abbiano vissuto e vivano in pieno l'elemento al quale sono legate.
Si è scelto di partire da Daniela D'Arielli, fotografa e artista, che ha attraversato il mare e l'oceano su una nave cargo, per poi passare alla geologa, paleontologa e cartografa Adele Garzarella che racconta come le conchiglie sono del mare e della terra e di come la conformazione della regione Abruzzo fosse nettamente diversa ed è cambiata nel tempo. L'esplorazione del paesaggio abruzzese ci ha portato in molti luoghi e in altre imprese fino anche ad Azzinano di Tossicia e all'arte di Annunziata Scipione.
Una Marea di Storie sono racchiuse in questo libro e scoprirle è stato davvero come aprire uno scrigno del tesoro e guardarci dentro. Le Scellerate sono state scelte "perchè sono quelle che ammiro, quelle che hanno seguito la loro natura più intima senza lasciarsi condizionare, non confermando necessariamente percorsi prestabiliti o aspettative sociali" scrive Finucci.
Le donne che hanno dato la loro voce a queste pagine non hanno voluto fermarsi davanti a nessuna difficoltà e hanno vissuto a stretto contatto con il paesaggio d'Abruzzo o lo hanno portato con loro anche dall'altro capo del mondo, come Lia Iovenitti che ha vissuto per anni in Corea ed ha tradotto tra gli altri Han Kang, nobel per la letteratura.
E' stato un vero piacere avere con noi Antonella Finucci e conoscere le sue Scellerate (anche nostre adesso!) e parlarne al pubblico presente con il quale è nato un bel dibattito, ricco di spunti.
L'Abruzzo è una regione ricca di luoghi e storie da scoprire e per questo consigliamo e continueremo a consigliare Scellerate di Antonella Finucci.
Grazie a tutto il pubblico presente e alla Biblioteca del Centro Servizi della Regione Abruzzo per averci ospitato in questo luogo davvero molto suggestivo.