SCRITTO SUL CORPO di Jeanette Winterson


Perché è un romanzo, un diario, un flusso di pensieri frammentati e ricordi dolorosi, una lettera d'amore, un elenco di errori, un saggio sul desiderio, sul corpo, sulla passione e sulla sofferenza.
È tutto questo, e tutto questo insieme. Toglie il respiro, accende il desiderio di un'emozione travolgente, spezza il cuore e allo stesso tempo alimenta la speranza che, un giorno, il dolore dell'amore lasci spazio a una nuova felicità.
Perché racconta l'amore in tutte le sue sfaccettature, il percorso intenso e talvolta doloroso che ciascuno di noi affronta quando ama.
La bravura dell’autrice che gioca con il lettore, conducendolo in un labirinto enigmatico in cui ogni personaggio è delineato con precisione, mentre il protagonista rimane avvolto nel mistero. Non è possibile definirne con certezza l'identità, né capire se sia uomo o donna, e questa ambiguità rende la lettura spietata e impossibile da lasciare. Il romanzo è un intricato gioco di indizi che suggeriscono senza mai rivelare completamente, creando un continuo equilibrio tra ciò che sembra e ciò che è. E questo elemento rende l'opera unica: all'inizio potrebbe apparire come la storia di un seduttore che finisce per perdersi nell'amore più sofferto della sua vita, ma in realtà è molto di più. È un grido all'amore, alla passione, al sacrificio, un viaggio emotivo in cui il desiderio si fonderà con la tempesta, la quiete con la rabbia, la serenità con il tumulto.
Il dover chiudere questo libro dopo aver finito di leggere l'ultima pagina.
Perché è la perdita la misura dell'amore?
«Voglio che tu venga da me senza passato, le frasi che hai imparato, dimenticale, dimentica di aver frequentato altri luoghi. Vieni da me come fosse la prima volta, non dire mai che mi ami fino al giorno in cui non me lo dimostri.»
Si ringrazia Manuela Costantini per questo suggerimento di lettura.
Ultimi articoli nel sito
MENDEL DEI LIBRI di Stefan Zweig
Consigliamo Mendel dei libri perché è un racconto breve ma profondissimo, capace di parlare di memoria, cultura e solitudine con grande delicatezza. Stefan Zweig riesce, in poche pagine, a far riflettere sul valore dei libri e sul ruolo degli intellettuali in una società che cambia, soprattutto nei momenti di crisi storica. È una lettura...
NEVE di Maxence Fermine
Perché è una vera e propria favola-romanzo che unisce poesia, immaginario orientale, bellezza visiva e senso dell’avventura: racconta la storia di Yuko Akita, giovane poeta giapponese, e del suo viaggio alla ricerca non solo dell’arte, ma di un significato profondo nella vita: poesia, amore, colore contro il bianco. Perché è come leggere un lungo...
IL POSTO DELLE FRAGOLE di IngmarBergman
Perché è un libro che ferma il tempo. Bergman riesce in qualcosa di raro: trasformare una sceneggiatura in vera letteratura, senza perdere limpidezza né potenza.



