Rece in Quid

Nasce da un'idea: quella di promuovere libri poco conosciuti al grande pubblico, ma che ci hanno colpito e che, secondo noi, meritano di essere letti.

Perché questo libro esce dai canoni del romanzo. E', in realtà, un discorso, una telefonata oltre che intercontinentale, fuori emisfero. Questo è un libro che va letto con l'attenzione che si dà all'ascolto di un dialogo; ad un dialogo che diventa (da subito) intenso, forte, duro, e al tempo stesso divertente. Bisogna farsi trascinare dalle parole,...

Perché è un romanzo che ci mette di fronte a una domanda scomoda: quanta parte della nostra vita scegliamo davvero, e quanta invece ci scivola addosso, senza che ne siamo del tutto consapevoli? Jonathan Coe racconta questa storia con uno stile limpido, ingannevolmente semplice, che permette di entrare in profondità senza mai appesantire. È un...

Il giovane Holden di Salinger è un romanzo di formazione con uno stile caratterizzato dal linguaggio diretto e confidenziale. A raccontare le vicende e gli stati d’animo è lo stesso protagonista. È considerato un capolavoro della narrativa del Novecento, nonostante la trama sia piuttosto semplice: tratta della vita quotidiana di un giovane, di nome...

Perché tra i dieci diritti imprescindibili del lettore dettati da Daniel Pennac troneggia al numero VI “Il diritto al bovarismo”. In poche parole: la soddisfazione immediata ed esclusiva delle nostre sensazioni. Il nostro primo stato di lettori, spiega sempre Pennac.

La capacità di Felix Kersten, uomo dimenticato dalla storia, un terapeuta che nell'esercizio della sua professione si ritrovò a curare Heinrich Himmler uno dei più feroci criminali nazisti, di sfruttare la dipendenza dalle cure dell'ufficiale e questa vicinanza per salvare migliaia di vite umane.

La storia e la vita passata dell’Italia sono la memoria del presente e possono aiutare il futuro delle nuove generazioni ad essere florido, libero e lontano da retaggi omertosi e criminali che la mafia volutamente alimenta nelle coscienze delle persone.

Perché "Il senso della frase" è un romanzo unico, un noir che mescola ironia, follia e introspezione, trasformando la lettura in un’esperienza più simile a un viaggio mentale che a un’indagine classica. Perché Andrea G. Pinketts trasporta il lettore in una Milano cupa e grottesca, un labirinto urbano in cui si muovono personaggi eccentrici e...

Perché è un romanzo, un diario, un flusso di pensieri frammentati e ricordi dolorosi, una lettera d'amore, un elenco di errori, un saggio sul desiderio, sul corpo, sulla passione e sulla sofferenza.
È tutto questo, e tutto questo insieme. Toglie il respiro, accende il desiderio di un'emozione travolgente, spezza il cuore e allo stesso tempo...