Perché lo consigliamo?
Perché è un romanzo che ha avuto il coraggio di parlare, in anticipo sui tempi, di desiderio femminile, libertà e identità, con una voce ironica, intelligente e profondamente onesta. Paura di volare è un classico della letteratura femminista ma resta ancora oggi sorprendentemente attuale: racconta la contraddizione tra il bisogno di appartenenza e quello di autonomia, tra la sicurezza di un amore "stabile" e l’irrequietezza del corpo e della mente. È un libro scomodo, irriverente, leggero e profondo ed è da leggere non solo per ciò che ha rappresentato storicamente, ma per la potenza con cui ci costringe ancora oggi a interrogarci su cosa significhi essere libere.
Cosa ci è piaciuto di più?
La voce narrante: Isadora Wing è una protagonista complessa, brillante, fragile, sarcastica. Non cerca di piacere a tutti e non ha paura di mostrarsi contraddittoria. La sua autoanalisi è disarmante e spesso divertente, ma sempre tagliente. Ci è piaciuta la capacità di Erica Jong di mescolare introspezione e ironia, sogno e realtà, letteratura e corpo. E poi, ovviamente, la "paura di volare" — metafora del desiderio di vivere pienamente — che riesce a essere allo stesso tempo simbolica e concreta, letteraria e terrena.
C’è qualcosa che non abbiamo gradito?
Alcuni passaggi risentono il peso degli anni passati ma sono limiti che non tolgono valore all’opera; semmai la radicano ancora di più nel tempo e nel contesto in cui è nata.
Frase da sottolineare:
"Mi abbracciai. Quello che non c'era più era la paura. La pietra fredda che mi ero portata dentro al petto per ventinove anni se n'era andata. E non all'improvviso. E forse non per sempre. Ma se n'era andata."
Grazie per questo consiglio di lettura a Manuela Costantini . Precisa che questo libro ha suscitato molto scalpore perchè racconta atti sessuali molto espliciti. Ha venduto oltre 20 milioni di copie in tutto il mondo.